Il latte e i suoi derivati sono stati, per migliaia di anni, componenti fondamentali della dieta umana grazie al loro elevato valore nutritivo. Nelle persone intolleranti al lattosio, la loro prolungata eliminazione dalla dieta può causare carenze di micronutrienti importanti, come calcio e vitamina D, con potenziali effetti negativi sulla salute, in particolare per la salute delle ossa.
Spesso, a seconda del livello di intolleranza, è possibile consumare piccole quantità di lattosio senza sviluppare sintomi gravi. Tuttavia, limitare l’assunzione di alimenti ad alto contenuto di lattosio può contribuire a gestire meglio i sintomi.
Bisogna tener presente, inoltre, che il lattosio non è presente solamente nei classici prodotti caseari, ovvero quelli notoriamente a base di latte, ma può essere nascosto anche in molti altri alimenti insospettabili.
Pane
Biscotti
Merendine
Corn-flakes
Caramelle
Insaccati
Minestroni precotti
Snack
Salse
Minestroni precotti
Snack
Salse
Per questo, è fondamentale leggere attentamente le etichette degli alimenti e fare attenzione a termini come “latte”, “siero di latte”, “lattosio” o “latte in polvere”, che devono essere chiaramente evidenziati in etichetta. Per chi soffre di intolleranza al lattosio esistono comunque valide alternative per mantenere una dieta equilibrata.
come il Parmigiano Reggiano e altri formaggi a lunga stagionatura.
ottenuti con l'aggiunta di enzimi (lattasi) che pre-digeriscono il lattosio.
come bevande a base di soia, mandorla, avena o riso.
da assumere prima di consumare alimenti contenenti lattosio.
In Italia, un alimento o bevanda può essere definita “senza lattosio” quando ha un residuo di lattosio inferiore a 0,1 g per 100 g o 100 mL.